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Conversation with myself

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Nel 1963 Bill Evans da alle stampe uno dei suoi dischi più rappresentativi “Conversation with myself”;
nel disco, grazie alla tecnica della sovraincisione, le sue anime quella più serena, quella malinconica, quella tecnica danzano assieme.
Sembra quasi che attraverso l’una lui cerchi di indagare l’altra ed assieme di raccontare un mondo, il suo mondo, quello che incontra ogni giorno così per come lo vive.

Questa trasmissione minima e sghemba mutua il suo nome da quel disco come un auspicio.

Il tentativo è quello di raccontare attraverso le pagine del mio brogliaccio di lavoro e di vita, accompagnato dalla musica, il mondo che incontro ogni giorno prima di cominciare a lavorarci perché entri in uno spettacolo. Poche parole a tratteggiare delle sensazioni che spero, messe in circolo, richiamino altre sensazioni.

Di questo si vive, io credo, più che di ogni altra cosa.

Francesco

Puoi scrivere a Francesco e puoi dialogare con lui attraverso l’indirizzo posta@francescochiantese.it informazioni su di lui, invece, al sito www.francescochiantese.it


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